Di Ninni
3 novembre 1943, il giorno più lungo per San Salvo
Guerra a san salvo
I momenti della battaglia che hanno segnato la città e il territorio del vastese
02/11/15

Eravamo rimasti all’indomani della battaglia del Trigno, quando i tedeschi riescono a respingere l’avanzata degli alleati verso San Salvo provocando numerose perdite e il generale Montgomery inizia a pensare ad un’offensiva contro il comando tedesco.

Il 2 novembre bombardieri e cacciabombardieri alleati colpiscono Cupello, Fresagrandinaria, Furci, Celenza Sul Trigno e molti paesi alla sinistra del Trigno, con l’obiettivo di distruggere le postazioni nemiche e isolare San Salvo e Tufillo, occupate dai tedeschi: ciò provoca numerose perdite fra i civili, che muoiono sotto le bombe o a causa dei mitragliamenti.

Siamo nella tarda serata del 2 novembre e il cannoneggiamento terrestre e navale verso San Salvo e Vasto si fa molto violento; nelle ore successive (all’incirca l’una del 3 novembre), le fanterie britanniche avanzano dal fiume Trigno in direzione di San Salvo.

I tedeschi sono preparati all’attacco, ma i britannici riescono comunque a inserirsi nella linea difensiva nemica.

Alle 7 del mattino del 3 novembre le fanterie alleate sono giunte alle porte di San Salvo, con lo scopo di raggiungere il centro del paese e contrada Sant’Antonio. Ai tedeschi, sorpresi dall’attacco britannico e irlandese, non resta che mantenere la difesa intorno alla Stazione ferroviaria.

Verso le 8, gli irlandesi cominciano a sgomberare l’abitato di San Salvo, catturando prigionieri grazie alla collaborazione dei civili che, secondo quanto ricorda lo storico prof. Giovanni Artese nei suoi vari libri, segregati per oltre due settimane nelle cantine e in rifugi occasionali e in preda ad una forte tensione, andavano incontro alle truppe alleate, fornendo loro notizie sui nascondigli tedeschi.

Nel frattempo viene attaccato dagli alleati anche il lineamento di Cupello (zona di presidio tedesco), ma ciò provoca la morte di tantissimi cittadini e il ferimento di molti altri.

Verso le 10 del 3 novembre, i britannici occupano la prominenza tra San Salvo e Sant’Antonio, che sarà attaccato un’ora dopo dai tedeschi nel tentativo di riappropriarsi di quella parte del paese che era nelle loro mani fino a poco tempo prima. Un nuovo attacco tedesco viene così preparato per il pomeriggio, intorno alle 15.30: le schiere degli alleati riescono tuttavia a far arretrare i nemici nel tardo pomeriggio lungo la linea Vasto-Cupello-Furci.

Dal 4 novembre lo scontro tra i due schieramenti si sposta su Colle Pizzuto: il sopraggiungere di continui rinforzi da parte dei britannici spinge i tedeschi a lasciare sia Cupello che la periferia di Vasto, costringendoli ad arretrare verso il Sinello e ad occuparsi della difesa.

Contemporaneamente all’attacco di San Salvo le truppe alleate, capeggiate dalle Divisioni Indiane, sferrarono un’importante offensiva a Monte Farano per conquistare Tufillo, altra roccaforte tedesca. Dopo vari attacchi e battaglie perse gli alleati riescono a prendere possesso di Tufillo grazie alla ritirata dei tedeschi verso il Sangro. Una volta entrati a Tufillo gli alleati si appropriano anche di vari comuni della zona tra cui Dogliola, Fresagrandinaria, Celenza Sul Trigno, Palmoli, Carunchio, Furci e Castiglione Messer Marino.

La battaglia del Trigno si conclude con l’occupazione delle truppe alleate di tutta la zona del Trigno e con i Tedeschi che si sono ritirati sulla linea del Sinello prima, e del Sangro poi, dove preparano una nuova difensiva.

Una battaglia che, come vedremo successivamente, ha causato tantissimi morti, feriti e dispersi lasciando ferite profonde nel nostro territorio.

Foto dell’Imperial War Museum - London