Di Ninni
Interrogazione sui tributi a Vasto, scontro tra Forte e Barisano
Giuseppe Forte
Botta e risposta tra l’assessore e il consigliere comunale del PD
10/04/25

Non era mia intenzione divulgare il testo di una interrogazione inoltrata nei giorni scorsi ai responsabili della cosa pubblica vastese riguardante la gestione del settore Tributi del nostro Comune. Mio malgrado, oggi sono stato chiamato in causa, attraverso un organo di informazione, dall'assessore delegato Gabriele Barisano, che non ha fatto nessun riferimento al testo ed all'argomento trattato con la interrogazione. Sostenuto da una penna amica ha "espresso rammarico" per la mia iniziativa definendola "quantomeno inusuale" arrivando a definire la mia iniziativa "atteggiamento che appare più orientato alla polemica che alla collaborazione costruttiva".

Premetto che ho presentato interrogazioni dirette ad assessori espressione del Partito Democratico, partito di cui sono rappresentante, senza suscitare polemiche o risentimenti. Il dialogo, il confronto sono l'anima, il sale  della politica. Se poi si preferisce agire nel silenzio beh, non è comportamento che io posso condividere.

Per l'assessore Barisano "le interrogazioni sono strumenti solitamente utilizzati dall’opposizione per esercitare un controllo sull’operato della Giunta, e il loro impiego all’interno della stessa maggioranza rischia di minare la credibilità e l’unità dell’azione amministrativa". In base a quale principio? C'è una regola scritta?

Senza dilungarmi ulteriormente e per non annoiare chi legge (riservandomi di intervenire in aula in occasione del prossimo Consiglio Comunale) mi vedo costretto a diffondere il testo della interrogazione riguardante il recupero dei crediti vantati dal Comune nei confronti dei propri cittadini.

Una interrogazione scaturita a seguito di diverse segnalazioni giunte da cittadini delusi dal sistema vessatorio imposto nei loro confronti. Questo il testo della interrogazione:

"Il sottoscritto Giuseppe Forte, consigliere comunale, venuto a conoscenza del ricorso ad atti di pignoramento dei crediti presso terzi da parte di questo Comune nei confronti di cittadini morosi, presenta questa interrogazione per ottenere dettagli e delucidazioni a riguardo.

Da sempre il Comune, l’ente più vicino per antonomasia al cittadino, è stato considerato un “amico”. Da questa considerazione scaturisce lo stupore di quei cittadini che si vedono pignorare i propri conti bancari e postali per somme non versate nelle casse comunali.

Somme naturalmente aumentate rispetto a quelle iniziali con l’applicazione di spese di pignoramento, spese di notifica e interessi di mora e di riscossione.

Tutto ineccepibile in applicazione dell’art.50 del D.P.R. 602/73, come modificato dal D.Legs 46/99 ed aggiornato all’atto pubblicato il 07/08/2024 cfr. Riordino della disciplina della riscossione mediante ruolo, a norma dell’articolo 1 della legge 28 settembre 1998, n.337.

Si dirà: il contribuente non ha adempiuto entro i termini stabiliti e la pubblica amministrazione, visti i tempi che sta vivendo con la mancanza di risorse da parte del Governo Centrale, non può che applicare la legge.

Ma torno al discorso iniziale, ovvero a quel ricordo del “Comune amico” che prima di procedere nei confronti di piccoli imprenditori e pensionati avrebbe potuto quanto meno inviare un messo notificatore (dal momento che il nostro Comune ne dispone in quantità) all’indirizzo delle persone interessate dal provvedimento per invitarle ad adempiere facendo ricorso ad una dilazione dei tempi di pagamento.

Invece, oggi, registriamo le lamentele di piccoli imprenditori e pensionati che assistono impotenti al prelievo dai loro piccoli risparmi delle somme dovute al nostro Comune o al fermo amministrativo delle loro auto.  

Pertanto, con la presente il sottoscritto interroga l’assessore ai Tributi per sapere se per il futuro sarà possibile far ricorso ad un metodo diverso evitando di gettare nello sconforto quelle famiglie che vivono un momento di difficoltà economica".

Ogni commento lo lascio ai cittadini, anche se la cosa non sarà di gradimento dell'assessore Barisano.

Giuseppe Forte

Consigliere comunale

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