Chi sbaglia paga, ma non sempre questo detto è vero. L’arbitraggio di domenica tra San Salvo e Penne ha lasciato tanto amaro in bocca per una gestione di gara con molte ombre e con i biancazzurri che recriminano per un rigore netto non assegnato alla propria squadra, un rigore inventato dato agli ospiti allo scadere e l’espulsione di Cardinale ancora dubbia. Intemperanze che il San Salvo ha pagato a caro prezzo con ben 1500 euro di multa e delle squalifiche pesantissime: due giornate a mister Precali, oltre 10 mesi al direttore sportivo Gianluca Senese e oltre 7 mesi al dirigente biancazzurro Maurizio Nucci.
Se il nervosismo finale dei biancazzurri (ndr la mancata vittoria di domenica è un duro colpo alla salvezza diretta) va punito a norma di regolamento, perché i vertici federali e l’AIA non applicano lo stesso metro di giudizio per chi è stato protagonista assoluto della vicenda? Tutti si aspettavano qualche giornata di stop forzata all’arbitro Alessio Paolini della sezione di Chieti che invece domani, come se nulla fosse successo, dirigerà il big match di Promozione tra Bacigalupo Vasto Marina e Lauretum.
Uno schiaffo a un’intera squadra, a un’intera società, a un’intera tifoseria e a un’intera città.