Nicola Farina, calciatore, tifoso, ideatore del marchio Innhero che sta spopolando in Italia e all'estero tra giocatori e non.
"Di calcio fino a 9 anni non ne volevo sentir parlare avendo un papà calciatore che mi portava sempre a vedere le partite con cui poi ho realizzato invece il sogno di giocare anche come coppia di difesa. Poi però è scoppiata la passione grazie a Roberto Baggio. Da lì ho iniziato a giocare nelle giovanili a Vasto nella Virtus, a fare un pò di conoscenze nell'ambito dei settori giovanili ed entrato nella Vastese allora Pro Vasto settore giovanissimi. Abbiamo vinto il campionato. Sempre stata la mia prima passione, il sogno era di arrivare chissà dove e sono arrivato..... a operarmi a Ortona il crociato a 18 anni (sorride ndr). Dopo, nonostante l'infortunio, ho continuato ma dando priorità agli studi. Mi sono laureato in Disegno industriale e ho continuato a giocare a livello dilettantistico, seconda categoria. Diversi paesini tra cui Rocca, Lentella, ho avuto un'esperienza ad Ascoli. Tutto intervallato da qualche anno di calcio a 5. Un mondo da cui sono rimasto affascinato. Ci fu anche un provino con il Pescara e uno con il Tollo".
"Più bello il calcio a 11 o il calcio a 5?".
"Ci sono molte differenze. Il calcio a 11 è molto più "libero". Nel calcio a 5 inizialmente prendi la mentalità del calcetto tra amici ma quando poi inizia a giocare in categorie maggiori vedi che non c'entra nulla. Il tiki taka è nato dal calcio a 5, tutti passaggi, schemi, imbucata..un altro mondo. Ti deve piacere. Mi ha affascinato di più anche se poi riscappo sempre nel calcio a 11 perchè c'è sempre il fatto che è più seguito e fa".
"Esperienze in vari paesi. Hai mai litigato con i tifosi?".
"Mmm...sempre (sorride ndr). Mi sono sempre attaccato soprattutto quando con il Casalbordino ho giocato a Rocca. La mia meta preferita, dove ho litigato maggiormente con i tifosi avversari, nonostante abbia tanti amici e mia nonna sia di lì. Sono però la parte pulita del calcio, lo vedono come il vanto del paese, il ragazzo del paese che gioca con la squadra, il forestiero visto come top player..Sono comunque bellissime esperienze".
"Sei tifosissimo. Del Pescara in primis".
"Si leggermente proprio.. (sorridr ndr). Sempre allo stadio, li seguo sempre. Passione nata grazie a papà. Da quando avevo 7 anni in Curva Nord emigrato poi in tribuna solo negli ultimi due anni".
"Hai stretto anche amicizia con tantissimi giocatori del Pescara ma anche di altre società di A e straniere grazie al tuo marchio Innhero".
"E' il mio marchio di t shirt, felpe e quant'altro che è partito inizialmente facendo dei disegni standard, piccole collezioni. Poi mi sono spostato sulla personalizzazione. Ho avuto modo di entrare in contatto con i giocatori di Pescara ma anche di tutta Italia. Alcuni si sono avvicinati loro incuriositi tramite Instagram e Facebook altri li ho contattati io e sono stati molto disponibili e con tanti è nata una bellissima amicizia".
"La maglietta più simpatica o bella che ti è capitato di disegnare?".
"Tra le più belle perchè mi ha portato a cambiare dal solo viso e mani a qualcosa di più completo con carro armato e pupazzo è stata quella per Giansante. Da lì ho iniziato a fare anche i busti per le persone. O anche quella di Natalini con la coppia che è allo stadio".
"Tra i vari giocatori con cui hai stretto amicizia uno in particolare è Pavoletti del Genoa per cui ti sei arrabbiato tantissimo della sua non convocazione in Nazionale".
"Meritava la convocazione. Mi sono arrabbiato anche se tu da doriana non sarai magari d'accordo (sorride ndr). E' stato un giocatore che, nonostante infortunio e squalifiche, ha fatto un campionato fantastico. A livello di qualità in nazionale era l'unico che ha raggiunto la cifra per poter andare. Eder fece bene alla Samp poi chiuso il discorso. Ha perso anche il Leicester per andare a vincere niente con l'Inter. Pavoletti ho avuto la fortuna di conoscerlo, un ragazzo d'oro, molto disponibile e il suo carattere lo aiuterà tanto perchè vale come persona prima ancora che come giocatore".
"Altro giocatore che stimi e con cui hai legato è Zampano del Pescara".
"Francesco è unico! E' una persona sopra le righe e anche tanto di cuore. Ci siamo conosciuti si per le maglie ma a lungo andare è diventato un amico stretto. Mi è anche venuto a trovare qui. Anche vedendolo fuori dallo stadio con i tifosi, non si nega mai nemmeno per una foto, autografo. Siamo venuti all'Aqualand un giorno e lui ha regalato una sua maglia a un ragazzino di 6 anni che gli si avvicinò chiedendo se era il giocatore. Parlò con il papà e il bambino e gli regalò la maglia".
"Ambizioni per il futuro anche calcisticamente?".
"Per il momento calcisticamente fermo in attesa di operare il menisco e poi riprendere probabilmente con calcio a 5 visto che ho avuto qualche proposta. Con il marchio Innhero ci sono tante novità anche estive, invito tutti a venire allo store o seguirci sulle pagine dei social e speriamo che proceda tutto come sta andando. Abbiamo tante richieste e speriamo di restare sulla cresta dell'onda più a lungo possibile. Invito tutti gli amici a venirmi a trovare a Vasto. E' una città che ha tutto, che può offrire tanto. Alcuni già sono venuti altri li aspetto e se dovessi proporre un posto dove mangiare sicuramente dal locale di mio zio "Osteria di Bacco" perchè ho fatto io da cavia e sono una buona forchetta quindi (sorride ndr). Lì si possono fidare".
"Amante anche de li rustelle, come si dice in abruzzese parlando degli arrosticini. Hai fatto anche una maglietta con rustell e birra".
"Si era nata per sponsorizzare la città, scudo biancoazzurro pescarese e il nostro motivo di vanto a livello abruzzese, gli arrosticini".
TIZIANA SMARGIASSI