Per chi volesse trascorrere un sabato pomeriggio diverso dal solito si presenta la possibilità di visitare il bellissimo museo archeologico che si trova nell’ambiente sottostante la Porta della Terra a San Salvo.
All’interno del museo si potrà fare un immaginario viaggio a ritroso nel tempo per scoprire le origini della città e gli avvenimenti che hanno interessato il nostro territorio.
Entrando nella prima sala, la presenza di mura e reperti di epoca medievale permette di conoscere il tipo di vita che caratterizzava il sito, quando il cosiddetto “Quadrilatero” assumeva la sua forma definitiva e tutta l’economia e le attività commerciali gravitavano attorno all’abbazia dei Santi Vito e Salvo del Trigno, costruita alla fine del XIII secolo. Gli scavi hanno permesso di capire come fosse strutturata l’abbazia dal punto di vista spaziale e hanno restituito numerosi oggetti utilizzati dalla comunità benedettina che vi risiedeva. L’abbazia iniziò a decadere nella prima metà del XIV sec.; poi, una volta che i monaci abbandonarono completamente il sito, la popolazione locale occupò lo spazio del Quadrilatero e diede vita all’abitato che diede origine a San Salvo.
Proseguendo la passeggiata nel museo si raggiunge il secondo ambiente, dove sono esposti resti e reperti di epoca romana. Il nostro territorio si trovava in una posizione ottimale per stabilire contatti con l’Oriente e quindi l’Impero aveva ben pensato di potenziare i collegamenti e le comunicazioni tra l’Italia e i Balcani. È soprattutto nel III sec. d. C. che si ha il maggior sviluppo di questo sito, grazie all’esportazione di prodotti destinati al commercio marittimo. Il successo di tale mercato è stato senz’altro dovuto al potenziamento dell’approdo alla foce del fiume Trigno, o come chiamato da Plinio il Vecchio, “Trinium Portuosum”, che permetteva il collegamento con quella che sarebbe diventata la parte più potente dell’Impero Romano, l’Oriente.
Nell’ultima sala del museo sono raccolte le testimonianze riconducibili all’età arcaica. Nel territorio sansalvese infatti sono state rinvenute una serie di sepolture relative alla popolazione dei Frentani, che, a seguito di movimenti migratori dalle aree più interne, si stanziarono nella fascia costiera del Molise e dell’Abruzzo centro-meridionale. I reperti esposti provengono dai corredi funerari e offrono una preziosa testimonianza sull’effettiva pratica del culto dei defunti da parte di queste genti.
Il Museo Civico “Porta della Terra” è solo uno dei vari punti che costituiscono il Parco Archeologico del Quadrilatero, che comprende il Museo dell’Abbazia, l’Isola Archeologica del Chiostro e l’Isola Archeologica del Mosaico Romano.
Le preparate guide del CSA Parsifal sono sempre a disposizione per visite guidate all’interno del museo e nelle varie aree del Quadrilatero.
Per informazioni e prenotazioni si può contattare il numero 389 181 2311.