Di Ninni
Prospero: “Se non risolvi, chiudi: la filosofia amministrativa del Sindaco Menna”
Chiusura bagni terminal
Lettera aperta al sindaco di Vasto da parte del consigliere regionale e comunale di FdI
02/12/25

Caro Sindaco,
leggo che, dopo il mio esposto, l’ispezione della ASL e la successiva diffida, il Comune ha finalmente provveduto a pulire i bagni del terminal. Bene: era ora.
Poi però ho visto la “soluzione definitiva” che l’amministrazione ha adottato: un cancello chiuso e problema archiviato. Un intervento chirurgico di alta ingegneria urbana:
«se qualcosa non funziona, la chiudiamo e via, non se ne parla più». Siamo passati dalla gestione dei servizi alla filosofia zen: non risolvere il problema, ma rimuoverne la visibilità.
E non stiamo parlando di un rudere abbandonato, ma di un’infrastruttura pubblica nuova, costata centinaia di migliaia di euro e destinata a pendolari, studenti e viaggiatori. In qualunque città normale un terminal ha bagni funzionanti, puliti e aperti.
Il tuo riferimento ad “altri terminal abruzzesi” è fuori luogo:
ti risulta un’altra stazione in Abruzzo con bagni vandalizzati appena aperti e poi chiusi con una grata? 
A me no.
A Vasto, invece, accade questo: il bagno viene lasciato abbandonato per mesi; dopo l’esposto e la diffida della ASL si pulisce; e subito dopo si chiude con una grata. 
Così nessuno lo usa e nessuno si lamenta. Geniale!
Ma il punto non è, pur essendo grave, la pulizia “una tantum”. Ma che il Comune di Vasto, dopo oltre un anno, non sappia – o non voglia – decidere chi deve gestire, pulire e sorvegliare i servizi.
La futura convenzione con i vettori, contrariamente a quanto sostieni, non prevede la gestione dei bagni. Dunque: chi pulisce? chi apre e chiude? chi controlla? chi paga?
Ad oggi, la risposta è quella che vediamo: silenzio e cancello.
E allora una domanda semplice: è davvero così complicato trovare 400 o 500 euro al mese per garantire la pulizia di un servizio pubblico? O, forse, è meno complicato realizzare un’opera, inaugurarla, farla vandalizzare e poi chiuderla, piuttosto che gestirla?
Sono domande elementari, ma da mesi evitate, preferendo distorcere la realtà e tirare in ballo ogni volta la Meloni, Marsilio, Sigismondi, Magnacca e il sottoscritto, come se i problemi della città fossero colpa di chi li denuncia.
Capisco che sui giornali e sui social sia più facile produrre comunicati, polemiche e proclami.
In questo, Sindaco, sei imbattibile.
Ma amministrare non è un talk-show: è assumersi responsabilità, anche quando costano tempo, risorse e fatica. E la serratura al terminal è la sintesi perfetta di un’amministrazione che non vuole affrontare i problemi, ma rimuoverne le conseguenze visibili.
Eppure, se oltre alla consueta narrativa mediatica vuoi davvero collaborare, noi ci siamo. Te l’ho proposto più volte per il terminal e per Fosso Marino; ora te lo propongo anche per il canile comunale, ancora chiuso, e per l’Area della Ex Caserma di Sant’Antonio Abate.
Temo però che anche questo appello resterà inascoltato e che tra qualche giorno assisteremo all’ennesimo video in cui spiegherai che “la Regione e il Governo non vi danno i soldi”, come se Vasto fosse vittima di un complotto istituzionale.
Peccato che quei fondi – regionali e statali – arrivino eccome, e potrebbero essere anche di più e meglio indirizzati se solo collaborassi. 
Ma capisco la logica: se un avversario politico contribuisce a risolvere un problema, rischia perfino di prendersi un merito, e questo, per la tua strategia, è un rischio inaccettabile. 
In fondo, un cancello ha un grande pregio:
non migliora la città, non cambia nulla, ma garantisce che nessuno possa dire di aver risolto qualcosa.
Ma Vasto non ha bisogno di serrature per proteggere l’orgoglio di qualcuno: ha bisogno di soluzioni, di idee e di amministratori capaci di metterle in pratica.
Noi siamo pronti a farlo, anche condividendo meriti e responsabilità, perché – a differenza di te – non abbiamo paura che la città funzioni.
Se vorrai aprire un confronto reale, saremo al tavolo.
Se invece preferirai continuare con i cancelli e i video indignati, non sarà un dramma:
la città ha già capito dove finiscono le parole e dove iniziano i fatti.
Confidando che prima o poi prevalga il senso di responsabilità e non la paura che qualcuno possa risolvere un problema Ti Saluto Cordialmente. 
Francesco Prospero
Consigliere Regionale e Comunale
Noi siamo pronti a farlo, anche condividendo meriti e responsabilità, perché – a differenza di te – non abbiamo paura che la città funzioni.
Se vorrai aprire un confronto reale, saremo al tavolo.
Se invece preferirai continuare con i cancelli e i video indignati, non sarà un dramma:
la città ha già capito dove finiscono le parole e dove iniziano i fatti.
Confidando che prima o poi prevalga il senso di responsabilità e non la paura che qualcuno possa risolvere un problema Ti Saluto Cordialmente. 

Francesco Prospero
Consigliere Regionale e Comunale

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