Di Ninni
Aumentano le strutture ricettive a Vasto, La Conviviale: “È speculazione immobiliare”
Menna e Fioravante
Il sodalizio critico con il sindaco Menna e l’assessore Fioravante
11/11/25

Apprendiamo con sconcerto le dichiarazioni del sindaco Francesco Menna e dell’assessora Licia Fioravante che, con toni trionfalistici, celebrano l’apertura di 109 nuove strutture ricettive extra-alberghiere a Vasto negli ultimi anni. Un dato che, secondo l’amministrazione, rappresenterebbe un segnale di “vitalità economica” e di “fiducia nel potenziale della città”..
Noi della Casa del Popolo “La Conviviale” vediamo invece in questi numeri l’ennesima conferma di una deriva che nulla ha a che vedere con una politica di sinistra, né con la tutela delle classi popolari e lavoratrici.
L’aumento esponenziale di bed & breakfast, affittacamere e strutture per affitti brevi non è un segnale di benessere diffuso, ma di speculazione immobiliare e turistificazione selvaggia. Non genera occupazione stabile né redistribuzione della ricchezza: arricchisce pochi proprietari — spesso già benestanti — e spinge sempre più ai margini chi a Vasto ci vive e lavora tutto l’anno. Inoltre, il turismo non genera lavoro stabile e di qualità, ma spesso e volentieri sfruttato e precario, e non è un caso che molti operatori turistici, nel mentre si arricchiscono pur piangendo miseria, non riescano più a trovare personale disposto ad accettare lavori in nero o con contratti da fame. Di questo, però, ne siamo anche felici!
Dietro ai toni entusiasti dell’amministrazione si nasconde una realtà drammatica: famiglie, lavoratori e lavoratrici non riescono più a trovare casa, e quando la trovano devono affrontare canoni insostenibili. La conversione massiccia delle abitazioni in strutture turistiche ha ridotto drasticamente l’offerta di affitti a lungo termine, trasformando il diritto all’abitare in un lusso per pochi.
Che un’amministrazione che si definisce “di centrosinistra” celebri tutto questo come un successo è l'ennesimo segnale politico preoccupante. Invece di contrastare la logica dell’overtourism e della rendita, il Comune la abbraccia con entusiasmo, ignorando le conseguenze sociali e ambientali di un modello di sviluppo che distrugge la coesione urbana e impoverisce il tessuto sociale.
Un’amministrazione che guardi davvero al futuro dovrebbe investire sull’edilizia pubblica, sugli affitti calmierati, sui servizi per residenti e lavoratori, non sull’espansione senza limiti di un turismo mordi e fuggi.
Per noi il benessere di una città non si misura nel numero di bed & breakfast, ma nella possibilità concreta per chi lavora di vivere dignitosamente, senza essere costretto a lasciare la propria casa o la propria città.

Casa del Popolo “La Conviviale” – Vasto

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