L'Arca Defence, azienda turca attiva nel settore della difesa e della produzione di armamenti militari, è la nuova proprietaria della Sabino Esplodenti, società più volte coinvolta in gravi incidenti sul lavoro, l'ultimo dei quali, nel 2023, ha causato la morte di tre operai a seguito di una deflagrazione all'interno dello stabilimento. Dopo l'ultimo tragico evento, la principale preoccupazione dei lavoratori era quella di poter tornare a operare in sicurezza, senza il timore costante di nuovi incidenti e dopo lunghi periodi di sospensione e indagini. Se da un lato la notizia della riapertura può rappresentare un segnale di stabilità per i circa 70 dipendenti, dall'altro riteniamo inaccettabile la narrazione secondo cui si dovrebbe gioire per l'arrivo di un'azienda che continua a produrre strumenti di morte. Avremmo auspicato un processo di riconversione sostenuto dalle istituzioni pubbliche che tenesse conto congiuntamente delle necessità occupazionali e delle esigenze del territorio. In questo senso siamo convinti che attraverso la ZES, sia possibile instaurare rapporti virtuosi tra soggetti privati e amministrazioni pubbliche, capaci di promuovere autentiche alternative di riconversione industriale, attente allo sviluppo economico locale e alla tutela dell'ambiente - non al profitto di aziende che, oltre a non contribuire alla crescita del territorio, alimentano logiche di guerra e tensioni internazionali” così in una nota Mario Enrico Testa, segretario dei Giovani Democratici dell'area Vastese.
I Giovani Democratici del vastese: “Al posto della Sabino Esplodenti un’azienda che produce armamenti, c’è poco da esultare”
Testa: “L’unica notizia positiva riguarda la stabilità per i circa 70 dipendenti”
10/10/25