Furci in festa e in preghiera per il Beato Angelo. Un momento di forte identità comunitaria e di fede anche per ricordare l'importanza sociale ed economica della Via del Beato Angelo da Furci che nei giorni scorsi ha ricordato nei giorni scorsi la traslazione del corpo da Napoli.
Da Vasto per attraversare Cupello, Furci, Castiglione Messer Marino, Agnone, Venafro e raggiungere Napoli si percorreva la Statale 86 per il capoluogo campano prima della realizzazione della Strada Statale 650, oggi collegamento interregionale tra il Tirreno e l'Adriatico e quindi l'altra sponda orientale. Il rilancio dell'economia dei territori passa anche attraverso una rivalutazione delle infrastrutture per il bene dell'Europa. È doveroso evidenziare, anche in questo giorno di festa furcese, la funzionalità e la strategicità di un corridoio tirreno- adriatico che coinvolga in un unico abbraccio Lazio, Campania, Abruzzo e Molise. Regioni nelle quali sono presenti gli stabilimenti più grandi nel comparto automotive in Italia. Fermiamoci a osservare quello che può sembrare un semplice itinerario religioso invece cela un mosaico strategico da svelare e promuovere. È un tema da approfondire facendo sedere attorno a un tavolo legislatori, parti sociali e sindacali, le comunità locale e gli opinion leader. Un tema, anche individuando risorse, per ripensare a una macroregione centrale per una visione strategica anche verso i paesi dell'Est.
Tiziana Magnacca