Di Ninni
Aggredisce un agente al carcere di Vasto e sparisce dopo una licenza
Casa Lavoro e Carcere di Vasto
UIL PA e Cnpp-Spp: “Rivedere l'istituto della misura di sicurezza detentiva”
19/08/25

“Come si sa, l'internato (soggetto sottoposto a misura di sicurezza detentiva) per l'ordinamento penitenziario (art.51 L.354/75) se non ritorna al carcere, all'interno del quale risulta ristretto, dopo aver passato giorni di licenza all'esterno, non commette il reato di evasione così come accade invece per i detenuti. Lo stesso potrà soltanto, nel caso dovesse essere "riacciuffato", essere sottoposto a procedimento disciplinare.
Potrebbe essere così anche per l'internato che qualche giorno fa, presso il carcere di Vasto, ha aggredito con un calcio un agente di polizia penitenziaria.
Quest'ultimo, dopo aver conquistato la sua forzata libertà, sfruttando la sua uscita dal carcere a seguito della licenza a lui regolarmente accordata, ha fatto perdere le sue tracce.
Lo stesso, infatti, non sarebbe rientrato in carcere al termine della licenza oraria rendendosi praticamente "uccel di bosco".
A dir la verità non è la prima volta che un internato non fa rientro in carcere e crediamo che non sarà neanche l'ultima.
D'altronde, a tal proposito, proprio chi stiamo descrivendo oggi risulta recidivo avendolo già fatto in passato ragion per cui crediamo che poco si possa fare per dirimere tale questione.
Il tutto sempre che non proporranno o l'introduzione del reato di evasione anche per loro oppure, dopo ben 95 anni, la cancellazione o modifica di questa forma di restrizione” così in una nota le segreterie locali UIL PA polizia penitenziaria e Cnpp-Spp.

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