Si è insediato ufficialmente da poco più di un mese ( lo scorso 6 giugno), il nuovo Cda della Sasi (società che gestisce servizio idrico e depurazione di 87 Comuni della Provincia di Chieti) e il Presidente Nicola Scaricaciottoli insieme ai Consiglieri Consuelo Di Martino e Mario Paolini, ha subito dato il via a un approfondito percorso di conoscenza, privilegiando soprattutto l’ascolto, incontrando i due direttori, Manuela Carlucci (area commerciale, amministrativa e regolazione) e Pio D’Ippolito (area tecnica) nonché i responsabili dei vari settori per avere il quadro preciso, il più dettagliato possibile, della attuale situazione della società, con particolare riferimento alla disponibilità della risorsa idrica.
La siccità dello scorso anno con la conseguente sofferenza delle sorgenti che mai avevano raggiunto livelli così bassi, la rete vecchia di oltre 50 anni, la dispersione idrica, sono stati la causa principale di un’emergenza il cui ricordo è ancora vivo in migliaia di cittadini che hanno subito notevoli disagi per la mancanza d’acqua e che ora, con l’arrivo dell’estate e del caldo torrido, si chiedono preoccupati cosa succederà nelle prossime settimane, anche alla luce del programma di chiusure che continua. E se qualche settimana fa il numero dei comuni interessati dal provvedimento di sospensione era diminuito notevolmente, ora è tornato ad aumentare così come aumentano timori e dubbi. Un clima di incertezza che rischia di favorire e alimentare ipotesi e considerazioni spesso inesatte. Da qui la necessità di fare chiarezza, di non lasciare zone d’ombra per mancanza di una corretta informazione.
“Siamo consapevoli degli enormi problemi vissuti dagli utenti di numerosi centri gestiti dalla Sasi – spiega il Presidente Nicola Scaricaciottoli – per la mancanza d’acqua, una condizione di difficoltà dovuta a una serie di fattori, e proprio alla luce di quanto è accaduto la scorsa estate stiamo lavorando per evitare che si ripeta. Certo, la neve e le piogge sono state senz’altro di aiuto rispetto alla portata delle sorgenti, specie della sorgente del Verde che alimenta l’80 per cento dei Comuni gestiti dalla Sasi. Partiamo quindi con una situazione favorevole rispetto allo scorso anno, ma non stiamo trascurando nessun aspetto, non vogliamo avere brutte sorprese o farci cogliere impreparati. Tant’è che alcune settimane fa abbiamo avuto un incontro, qui a Lanciano, particolarmente significativo – continua Scaricaciottoli- con il commissario nazionale Nicola Dell’Acqua che ha un ruolo di estrema rilevanza, quello di prevedere l’adozione di misure straordinarie per far fronte a situazioni di emergenza idrica. Alla riunione hanno preso parte anche alcuni rappresentanti dell’Ersi, Alessandro Antonacci coordinatore e dirigente del servizio pianificazione,accompagnato da Sabrina Di Giuseppe dirigente del dipartimento territorio e ambiente e dall’architetto Pierpaolo Pescara. Sono convinto che lavorare in sinergia sia importante e costruttivo perciò è fondamentale elaborare un programma di interventi che tenga conto delle priorità e che sia quindi capace di rispondere alle richieste e alle esigenze dei territori. Ognuno è chiamato a fare la propria parte, con competenza e serietà”.
E la domanda che ricorre in questi giorni con sempre maggiore insistenza è quella legata alla risorsa idrica. L’aumento dei consumi dovuto, com’era prevedibile, alle alte temperature e la crescita del numero di utenti soprattutto nei centri turistici marini e montani incidono sensibilmente sulla disponibilità della risorsa e anche se non ci sono, per fortuna, criticità preoccupanti, restano ancora le chiusure notturne specie a Vasto e in diversi comuni del vastese, ma anche in molti centri del Sangro-Aventino. Sono chiusure necessarie per razionalizzare l’uso della risorsa e consentire una distribuzione equilibrata e far sì che pure quei comuni che più di altri patiscono la mancanza d’acqua come per esempio Monteodorisio possano contare sull’erogazione del servizio.
“In questi giorni ho incontrato numerosi sindaci e amministratori – puntualizza il Presidente – ho ascoltato i loro problemi, le questioni irrisolte e le loro richieste. Sapere le criticità e le carenze che affliggono i vari territori è determinante per poter disegnare una mappa delle diverse situazioni rappresentate, con una particolare attenzione ai Comuni maggiormente colpiti dalla mancanza di acqua. Solo così si potranno individuare le azioni adeguate a contrastare o quantomeno contenere i problemi, anche sulla base delle opere già programmate. Intanto proseguono lavori importanti destinati a ridurre notevolmente le attuali difficoltà. La realizzazione della terza condotta Fara-Casoli, completata per l’80 per cento e Casoli-Scerni completata per il 40, il potabilizzatore, il lavoro di ricerca perdite, che dovrà ridurre le perdite del 38 per cento, sono opere di sicura efficacia. Per quanto riguarda gli interventi di ricerca perdite che interessano 16 Comuni, l’obiettivo è concludere gli interventi entro settembre mentre per la realizzazione del potabilizzatore nel Comune di Casoli, finanziato con fondi del Pnrr, i tempi sono più lunghi e l’opera dovrebbe essere ultimata entro marzo 2027. Si sta lavorando per mettere in sicurezza l’adduttrice principale della condotta del Sinello nel Comune di Roccaspinalveti perché se dovesse verificarsi di nuovo la frana, 14 Comuni rimarrebbero senza acqua”.
E’ previsto il ripristino dei serbatoi nei Comuni di Castel Frentano, Poggiofiorito, San Salvo e in contrada San Nicolino Comune di Lanciano.
La cattiva condizione delle condotte rappresenta purtroppo il grande problema, il patrimonio fortemente compromesso delle reti è all’origine delle difficoltà con le quali si è costretti ancora a fare i conti. La soluzione sarebbe la sostituzione completa di reti che hanno più di 50 anni, ma questa operazione è praticamente impossibile per i costi. Bisogna quindi operare valutando altre azioni, individuando i progetti in grado di rispondere alle esigenze dei vari territori.
“Migliorare il servizio agli utenti, resta l’obiettivo primario e la priorità adesso è scongiurare situazioni di emergenza, cercare di garantire la disponibilità della risorsa idrica anche nelle località che per varie ragioni soffrono più di altre. L’acqua è un bene prezioso, vitale ma non è illimitato quindi invito tutti a farne un uso corretto e consapevole, senza sprechi. Le ordinanze di molti sindaci vanno proprio in questa direzione e spero vengano messe in campo anche azioni di controllo. Noi gestiamo la risorsa ma i proprietari delle reti sono i Comuni, si tende spesso a dimenticare questa realtà, ma non è un aspetto trascurabile, quindi la collaborazione Sasi e amministratori – conclude il Presidente – è di indiscussa rilevanza, specie quando si verificano situazioni complesse. Operiamo con lo stesso obiettivo, il bene della comunità. Noi andiamo avanti con impegno, con una rinnovata fiducia cercando sempre di migliorare e rendere più efficiente il servizio agli utenti”.