Di Ninni
Officina Cupello: “La minoranza esclusa per l’ennesima volta dagli spazi di partecipazione all’attività amministrativa”
Officina Cupello Leone, Chioli, Boschetti
L’opposizione: “Dopo 5 mesi torna a riunirsi il consiglio comunale”
09/06/25

Finalmente, dopo cinque mesi dall’ultima seduta del Consiglio Comunale, ne è stata convocata una nuova qualche giorno fa.

I temi trattati, già di per sé molto rilevanti, lo sono stati tanto più perché hanno messo in evidenza per l’ennesima volta l’esclusione della minoranza dagli spazi di partecipazione all’attività amministrativa e pubblica del nostro Comune.

Ne è l’emblema la negazione di un incontro richiesto oltre 4 mesi fa da Officina Cupello all’Assessore delegato al randagismo Rossano Menna, che non ha avuto la decenza di fornire un riscontro delle sue azioni neppure all’interno del Consiglio Comunale. La giustificazione dell’Assessore? ‘Non ho avuto tempo per incontrarvi’. Per 4 mesi.

Ancora più curiosa è stata la posizione dell’Assessore alla cultura Filippo Sammartino quando è stato chiamato a rendere conto di quanto da lui affermato nell’ultimo Consiglio Comunale, rispetto alla costituzione di una Commissione Cultura deputata a ricostruire una storia comune del nostro paese, alla quale avrebbe dovuto prendere parte anche la minoranza. Fiduciosi nell’impegno da lui assunto, eravamo arrivati anche a ritirare due mozioni in materia, con la promessa di costruire un percorso univoco e sinergico su un tema che riguarda tutta la comunità.

Ebbene, con una plateale inversione di marcia, l’Assessore Sammartino si è rimangiato la parola, arrivando ad annunciare che la Commissione non si farà perché la minoranza non può interferire con le sue attività e perché, peraltro, gradirebbe una minoranza più ‘accondiscendente’.

Ci chiediamo se l’Assessore sia consapevole della gravità delle parole da lui espresse e se sia tollerabile che un rappresentante istituzionale possa ergersi a padrone del Consiglio Comunale, calpestando le più basilari regole statutarie, pretendendo di decidere persino cosa la minoranza possa o non possa fare e oltraggiando gli oltre 1200 Cupellesi che l’hanno sostenuta.

Ci auguriamo che la Giunta Comunale voglia dissociarsi dal comportamento ineducato e irrispettoso dell’Assessore Sammartino e che il Sindaco a breve voglia dar seguito all’istituzione della Commissione di studio sulla storia e memoria storica di Cupello, coinvolgendo anche le forze di opposizione.

Nel corso del Consiglio Comunale, sono state discusse anche le mozioni di Officina Cupello sulle condizioni delle arterie stradali del nostro paese e delle sue contrade, caratterizzate da una situazione di scarsa sicurezza e mancata manutenzione. In particolare, abbiamo posto l’attenzione su uno degli attraversamenti più pericolosi, quello di Contrada Polercia nel tratto in cui si trova la pensilina per gli autobus.

Ben consapevoli che la strada è di pertinenza provinciale, abbiamo chiesto all’Amministrazione di fare il possibile per renderla più sicura, anche interloquendo con la Provincia, essendo il nostro Sindaco consigliere provinciale. La mozione è stata tuttavia bocciata poiché, a dire della maggioranza, il Comune avrebbe già avviato un iter specifico.

Quanto, invece, alla mozione con la quale chiedevamo l’urgente sfalcio dell’erba nelle strade comunali, con particolare riguardo a Via Aldo Moro in cui numerosi cittadini ci hanno segnalato l’impossibilità di passeggiare sui marciapiedi ricoperti di erba infestante, prendiamo atto che essa ha prodotto i suoi effetti, avendo portato alla risoluzione della problematica a seguito del nostro sollecito.

L’interrogazione sui ritardi per la riapertura dell’ufficio postale si è soffermata sulla richiesta di documentazione sulle pressioni esercitate dal Sindaco su Poste Italiane durante questo lungo periodo di ben 10 mesi. Non esiste alcuna documentazione di sollecito prodotta dall’Amministrazione Comunale. Il Sindaco ha risposto che ha sollecitato telefonicamente l’azienda postale oltre che per il tramite di una call. Officina Cupello ha chiesto se vi fosse una traccia formale di tali contatti, ma il Sindaco ha affermato: ‘Fidatevi’. Un po’ come l’Assessore Sammartino ha fatto quando ci chiedeva di ritirare le nostre due mozioni, salvo poi escluderci sistematicamente da momenti di vita unitaria e collettiva.

Il Consiglio Comunale ha infine affrontato il tema cruciale del rendiconto di bilancio, il quale conferma la condizione disastrosa delle casse comunali. Il mantenimento del Piano di Riequilibrio Finanziario è garantito da pochi euro a disposizione e lo stesso revisore dei conti non lesina dubbi e preoccupazioni nella sua relazione. I residui attivi e passivi (tra i 20 e i 23 milioni di euro) sono circa la metà di quelli del Comune di Vasto che ha una quantità di cittadini 7 volte superiore a quella di Cupello. Il Piano di riequilibrio, dunque, vacilla in modo sempre più evidente paventando il dissesto sul filo del rasoio. La liquidità del Comune, peraltro, si avvale del prelievo di fondi vincolati, secondo ‘partite di giro’ che alla fine riequilibrano il tutto. Come un tir che va a 200 km all’ora su una strada dissestata con un dirupo profondo ai lati.

Officina Cupello