Di Ninni
Proseguono i controlli sui B&B in Abruzzo, su 100 controllati in 3 mesi la metà sono risultati irregolari
Nas b&b
Ispezioni anche alle strutture ricettive nel vastese
22/02/25

Prosegue la campagna di controlli ai B&B, promossa dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e avviata lo scorso novembre dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, con un focus particolare sulla Capitale in ragione dell’anno giubilare.

Controlli che hanno interessato anche alcune strutture ricettive nel vastese,
In Abruzzo sono stati controllati, nel solo mese di gennaio 2025, n. 50 b&b, ai quali si aggiungono altrettante strutture ispezionate nel mese di novembre 2024. 

Anche in questa seconda fase le verifiche sono state estese a strutture ubicate nelle 4 province facendo emergere irregolarità in oltre il 50% dei casi, concentrati soprattutto nel territorio pescarese.  

In particolare sono state rilevate:

- carenze strutturali per la predisposizione di stanze con dimensioni non adeguate o con metrature inferiori rispetto al numero dei posti letto presenti all’interno, differenze tra planimetrie e reale organizzazione degli spazi, presenza di stanze in numero maggiore rispetto a quelle autorizzate;
- inadeguatezze igienico sanitarie nei locali adibiti alla somministrazione di alimenti e bevande, alcuni dei quali sprovvisti anche della prevista registrazione sanitaria;
- carenze rispetto alla normativa regionale vigente con riguardo all’esposizione del prezzario e di altro materiale informativo, nonché all’indicazione sulla targa espositiva dei codici identificativi (CIN e CIR) e della corretta classificazione delle strutture;
- carenze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro per assenza di dispositivi antincendio quali gli estintori e assenza del documento per l’identificazione e valutazione del rischio legionellosi. 
- Riscontrata una sola violazione all’art. 109 TULPS.

In un solo caso, nel teramano, è stato operato il sequestro amministrativo di un b&b allestito al piano terra di uno stabile e risultato privo di abitabilità in quanto accatastato come locale per uso artigianale/ commerciale e precedentemente adibito a sartoria. In merito, la competente autorità comunale ha successivamente disposto la cessazione immediata dell’attività abusiva. Analoga situazione era emersa anche nell’aquilano durante i controlli effettuati lo scorso novembre quando un garage ubicato al piano terra di uno stabile era stato anch’esso adibito a struttura ricettiva e allestito con camere da letto.