Da settimane il segretario del Pd di Cupello Adelmo D'Alò, sostenitore del candidato sindaco Dario Leone del gruppo “Officina Cupello”, si erge a paladino di principi e valori ribadendo la sua personale versione di difensore dell'antisistema locale, ideologia sostenuta da “Officina Cupello”, dichiarando di voler esportare questo "modello" in tutto il Vastese, dove a suo dire non c'è trasparenza e democrazia.
Eppure solo alcuni giorni fa ha ricevuto un incarico di lavoro al Comune di San Salvo senza concorso pubblico. Perché laddove fosse stato così nulla potevamo eccepire in merito, perché selezionato e scelto attraverso titoli e meriti.
Ma, ribadiamo, così non è stato.
E' evidente che l'accesso all'impiego al Comune di San Salvo tramite meccanismi a noi non noti non ha la stessa oggettività del pubblico concorso, ma soggiace ad una relativa discrezionalità legata all'amministrazione comunale.
Pertanto, se da una parte Adelmo D'Alò bacchetta continuamente il "Partito democratico del Vastese" (ricordando che lui stesso è Segretario di circolo), rivendicando ogni volta la sua superiorità morale e sottolineando poi che la stessa manca ad altri, dall'altra accetta un incarico al Comune di San Salvo governato dalla Destra di questo comprensorio.
Chiediamo dunque le sue immediate dimissioni da Segretario cittadino del Circolo Pd anche perché mai eletto da nessuna assemblea.
Al netto di ciò comprendiamo comunque ora le motivazioni per le quali D'Alò in questi mesi non ha mai criticato la destra locale e comprensoriale né tantomeno la Magnacca, ma, al contrario, si è ben prodigato a criticare aspramente i dirigenti locali, il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna e i dirigenti comprensoriali del Partito Democratico del Vastese.
Concludiamo, chiedendo ai segretari provinciale e regionale del Partito, di commissariare il Circolo PD di Cupello al fine di eleggere legittimamente il Segretario e il Direttivo.
La nostra concezione politica e morale di sinistra è “tutta un'altra storia”.
Costantini Graziella, D’Alberto Michele, Pasquale Giulio e tutti gli iscritti al partito democratico sostenitori di “Cupello nel cuore”