Abbiamo percorso più di 60.000 km per il nostro club, affrontando situazioni meteorologiche estreme e senza restrizioni di spesa. Siamo profondamente delusi e indignati per la decisione della società di vendere il titolo calcistico con la conseguenza di vedere la nostra squadra a non iscriversi al campionato. Come tifosi abbiamo dedicato anni di passione e sostegno alla nostra squadra, solo per essere traditi da questa scelta insensata e irresponsabile.
Ma adesso? Adesso siamo noi tifosi che abbiamo perso!
Non possiamo accettare il fatto che la nostra squadra, il nostro orgoglio, venga sacrificata a causa di decisioni personali o motivi sconosciuti. È un oltraggio nei confronti di noi tifosi che abbiamo sostenuto la squadra in ogni momento, indipendentemente dalle circostanze e dalle categorie.
I tifosi meritano rispetto e considerazione, e non dovrebbero essere lasciati all'oscuro delle decisioni che influenzano il futuro del Casalbordino calcio.
Siamo stati respinti ogni volta che abbiamo cercato un dialogo, e le poche volte che abbiamo avuto l'opportunità, la società ci ha sommersi di falsità e bugie.
Vogliamo ricordare al presidente o al patron, come preferisce, che sui social si vanta di essere stato il migliore nella storia del nostro paese, che il Casalbordino Calcio appartiene ai tifosi e al paese, non a un singolo individuo che ha solo il privilegio di guidarla.
Siamo pronti a fare sentire la nostra voce e a lottare per il nostro club. Ci aspettiamo che l'amministrazione comunale metta in campo azioni concrete per risolvere questa situazione e per garantire che il calcio continui a vivere nella nostra comunità nel massimo campionato regionale.
Supporters Casalbordino