La ‘famosa’ particella 18, lo stadio Davide Bucci, l’ex asilo di via Firenze e il terreno in via Trignina: sono queste le quattro opere pubbliche finite nella lente di ingrandimento di 5 consiglieri comunali di San Salvo. Gli esponenti dell’opposizione hanno raccolto documenti e stilato un dossier presentando un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. Quasi tutti i documenti riguardano la precedente amministrazione a guida Magnacca.
Ieri in conferenza stampa Nicola Argiró e Fabio Travaglini hanno spiegato le anomalie riscontrate. “Sulla particella 18 si parte dal 2015 quando - secondo i due consiglieri - il terreno è stato messo all’asta senza nessuna perizia. Negli anni successivi il valore del terreno è sceso del 10% a ogni asta malgrado adesso è stato previsto anche un ombreggio per chi acquista la particella 18. Terreno che nel 2021 stava per essere acquistato da una società spagnola ma poi, non si sa per quale ragione, è saltato tutto.
“L’asilo di via Firenze - incalza Travaglini - è stato ceduto nell’ambito della realizzazione del nuovo polo scolastico a circa 350 mila euro e anche in questo caso non esiste una perizia per stabilire il prezzo dell’immobile. Perizia - prosegue Travaglini - che non è stata fatta nemmeno per il terreno in via Trignina (ndr quello dove sorgeva un edificio scolastico) e che anzi da un valore di 786 mila euro è sceso, non si sa per quale motivo, a 468 mila euro nel 2021. Sullo stadio Bucci invece nelle varie delibere e determine è presente molta confusione visto che si alternano documenti nei quali viene citata la tribuna coperta e altri in cui viene citata quella scoperta. Proprio sullo stadio - ha concluso Travaglini - il nostro focus va anche sulla gestione della struttura affidata a un’associazione sportiva nel 2014 che continua a essere remunerata anche se il Bucci è quasi sempre inutilizzato a causa appunto dell’inagibilità della tribuna e dei relativi spogliatoi”.
In conclusione della conferenza stampa Argiró si è soffermato anche sul lavoro fatto dall’opposizione che spesso passa inosservato a causa dell’utilizzo del sito istituzionale del comune e dei due addetti stampa da parte della sola maggioranza.