Di Ninni
Senza luce nè acqua, il degrado di Piana Sant'Angelo
Tiziana magnacca
E nel quartiere spuntano "le belle di notte"
11/12/18

Da elegante anticamera della città a quartiere a rischio. Il degrado di Piana Sant'Angelo è ormai sotto gli occhi di tutti. I lunghi viali sono al buio, le allaccianti sono diventate labirinti oscuri, le strade sono tutte dissestate, manca l'acqua, e dulcis in fundo da qualche tempo accade che al calar del sole la zona venga frequentata da giovani prostitute.

Nella zona industriale di San Salvo il buio sta trasformando la "locomotiva produttiva dell'Abruzzo" (come ama definirla il sindaco Tiziana Magnacca) in un luogo a rischio. "Arap Servizi", protesta il sindaco Magnacca "si è dimenticata di Piana Sant'Angelo. Sono mesi che invochiamo maggiore attenzione. Questa zona non può stare al buio, nè senza videosorveglianza. Dulcis in fundo per i prossimi quindici giorni", aggiunge il primo cittadino "ci saranno anche problemi d'approvvigionamento idrico. L'area industriale dovrà cedere l'acqua alla Marina ma nessuno si è curato di avvisare per tempo. Voglio ricordare che San Salvo fa parte dell'Abruzzo. Piana Sant'Angelo è una delle aree produttive più importanti , non è più tollerabile che venga trascurata a questo modo", tuona il primo cittadino.

Le tenebre sono diventate complici di malintenzionati e balordi. I furti nei cantieri si moltiplicano. La scorsa settimana è stato preso d'assalto il bancomat del centro commerciale Insieme. I malviventi hanno percorso indisturbati due chilometri di allaccianti con il bancomat al traino. Le auto in sosta vengono spesso forzate.

"Chi fa il turno notturno non nasconde di avere paura all'uscita dalla fabbrica", conferma Emilio Di Cola segretario provinciale della Cgil. Gli imprenditori sono esasperati e furiosi. Gli industriali pagano infatti la quota all'Arap che dovrebbe in cambio fornire servizi: illuminazione, manutenzione delle strade e del verde. Al calar del sole i vialoni e le allaccianti si svuotano rendendo la zona industriale sansalvese terra di nessuno. Manca anche un adeguato servizio di videosorveglianza.

Inevitabile l'arrivo anche del fenomeno della prostituzione. C'è chi torna ad invocare un tavolo permanente sulla sicurezza. Unanime però la richiesta di maggiore attenzione da parte di Arap servizi, Regione e Provincia.

"San Salvo e il Vastese, devono tornare nell'agenda di chi governa", insiste Tiziana Magnacca. Industriali, commercianti, sindacati e cittadini invitano la politica a compattarsi per riconquistare la sicurezza e i servizi persi. "La sicurezza", ha ricordato Emilio Di Cola "non ha colore politico. I politici del Vastese devono fare squadra. Solo così questa terra può tornare a vincere".

(p.c.)

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