Di Ninni
La politica snobba la Pilkington ma il colosso vetrario conquista Ferrari e Maserati
Pilkington nsg
L'industria di San Salvo preme il piede sull'acceleratore nonostante il freno della politica
04/11/18

La Pilkington Italia conquista gli ordinativi della Ferrari e della holding del gruppo Fca di cui fa parte la Maserati. Alla Primo, l'azienda satellite di Pilkington che produce parabrezza, nei prossimi mesi andranno in produzione i parabrezza ad alta tecnologia della Ferrari.

In Pilkington si lavora anche per Maserati. "E' ancora tutto in fase di progettazione", dice Emilio Di Cola segretario provinciale della Cgil. "L'ordinativo, è sicuramente prestigioso e conferma l'impegno e la qualità della fabbrica di Piana Sant'Angelo".

I nuovi ordinativi confermano l'impegno del presidente Graziano Marcovecchio e del suo braccio destro Roberto Minenna a traghettare verso l'Italia e l'Abruzzo le produzioni ad alta qualità e tecnologia. Purtroppo investimenti e ordinativi non allontanano i timori legati alla la crisi e all'andamento negativo del mercato auto.

Pilkington, Primo e Bravo hanno terminato ieri un lungo ponte e già si parla di un'altra lunga sosta a fine anno. Ma Pilkington cerca di ignorare la crisi e prosegue il percorso di rilancio avviato a giugno. Oltre all’investimento di 30 milioni di euro, i dirigenti del colosso vetrario hanno trasferito a San Salvo le lavorazioni dei vetri "laterali-accoppiati" dalla fabbrica polacca di Chielow.

La nuova linea dovrebbe produrre 250mila pezzi l’anno. I settori produttivi nella fabbrica di San Salvo nel 2018 sono cresciuti. Le linee Accoppiato richiedono alta tecnologia ma San Salvo ha risposto in modo eccellente. Con la nuova produzione Pilkington San Salvo servirà la quasi totalità del mercato europeo dell’auto direttamente o attraverso le altre aziende come General Motors, Fiat, Bmw, Psa, Renault, Audi, Volkswagen, Seat, Daimler Chrysler, Ford, Pininfarina, Nissan, Honda, Toyota. Adesso si unisce la holding del gruppo Fca che ha al suo interno la Maserati e ciliegina sulla torta arriva la Ferrari. La dirigenza e le maestranze Pilkington continuano ad impegnarsi nonostante dalla capitale non arrivi il tanto atteso decreto salvaposti che prevede un anno di cassa integrazione guadagni straordinaria.

Giovanni Lolli, che da tempo dialoga e lavora al fine di trovare una soluzione nonchè prevenire la crisi industriale nel Vastese, ha ribadito il proprio impegno al ministero per ottenere le misure di sostegno al rifinanziamento degli ammortizzatori sociali. La deputata del M5S, Carmela Grippa sostiene che la questione è all'attenzione del Mise e che dal ministero hanno riconfermato l'impegno a completare l'iter. I 1.800 dipendenti sono tutti disposti a fare sacrifici per il bene dell’azienda e dei livelli occupazionali. Ancora di più ora che Pilkington ha ripreso ad investire.

La crisi obbliga alla prudenza ma il futuro, dopo le ultime notizie, fa ben sperare. Lo stabilimento di San Salvo rappresenta il più grande centro produttivo di Pilkington Italia. Costruito negli anni 60 copre un'area di 800.000mq . A San Salvo vengono prodotti 3.700.000 parabrezza e 21.200.000 lunotti l'anno. Insieme alla Denso (l’altro colosso che ora raccoglie i frutti di un proficuo piano di rilancio con importanti investimenti), Pilkington ha ripreso a scommettere sul futuro e sui giovani.

Dalla salute della Pilkington dipende un grande indotto formato da una miriade di piccole e medie aziende.

Paola Calvano

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