Di Ninni
Operazione Esmeralda, ottanta anni di carcere distribuiti a 10 dei 31 imputati, 21 assoluzioni, 336mila euro di ammende e il pagamento delle spese processuali
Tribunale
Dopo sette anni di udienze è arrivato al capolinea il processo
17/07/18

Ottanta anni di carcere distribuiti a 10 dei 31 imputati, 21 assoluzioni , 336mila euro di ammende e il pagamento delle spese processuali. Dopo sette anni di udienze è arrivato al capolinea il processo sull' Operazione Esmeralda, la maxi operazione antidroga, scattata sette anni fa su richiesta del gip aquilano Marco Billi.

Il presidente Bruno Giangiacomo ha letto la sentenza pochi minuti prima delle 14 dopo una lunga camera di consiglio. Al suo fianco i giudici Michelina Iannetta e Stefania Izzi. Ieri pochi degli imputati erano presenti al giudizio.

La sentenza ha colto molti legali di sorpresa. Dopo che la pubblica accusa aveva chiesto la condanna solo per tre imputati quasi tutti gli indagati confidavano infatti nell'assoluzione.

L'OPERAZIONE.

L’operazione Esmeralda prese il via da due quaderni finiti nelle mani dei militari del Nucleo investigativo diretti dal capitano Eugenio Stangarone. I carabinieri individuarono in quegli appunti un’organizzazione che con la droga acquistata in Albania riforniva da Vasto tutta la costa adriatica. L’accusa contestata agli imputati era: associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di stupefacenti. Il “capofila” secondo gli investigatori e i giudici sarebbe stato un nomade, difeso dall’avvocato Raffaele Giacomucci.

A difendere gli altri imputati sono stati gli avvocati Elisa Pastorelli, Massimiliano Baccalà, Giovanni e Antonello Cerella.

Nell’elenco degli indagati compaiono anche diversi minori la cui posizione è stata trasmessa al vaglio dei giudici del tribunale per i minori dell’Aquila. L’organizzazione, secondo i carabinieri, era dedita al traffico della droga importata dai Balcani.

Le misure cautelari scattarono nel 2011 su disposizione del gip presso il tribunale dell’Aquila e su richiesta della Direzione distrettuale antimafia. Le indagini sono andate avanti da febbraio 2010 ad aprile 2011. Su 31 indagati, 18 furono arrestati. L’operazione, una delle più importanti contro lo spaccio fatte nel Vastese, impiegò 250 carabinieri. Molti di loro arrivarono dalla capitale. A dirigere le indagini fu il gip Marco Billi su richiesta del pm Antonietta Picardi.

LE CONDANNE.

Carmine Bevilacqua è stato condannato a 14 anni e sei mesi di reclusione e 80mila euro di multa, Lucia Sauchella, 10 anni e 4 mesi e 40mila di multa, Maria Bevilacqua, 12 anni e 54mila di multa, Ferdinando Bevilacqua a 11 anni di reclusione e 37.450 di multa, Umberto Bevilacqua , 9 anni e 4 mesi e 36mila di multa, Rita Di Rocco, 6 anni e 6 mesi e 27mila di multa, Italo Di Rocco 6 anni e 27mila di multa, Claudio Spinelli, 1 anno e 6 mesi e 3mila di multa, Davide De Simone, un anno di reclusione.

ASSOLUZIONI.

Carmine Bevilacqua e Lucia Sauchella sono stati assolti per diversi episodi di spaccio e altri capi di imputazione. Assolti, Ornella Bevilacqua, Claudio Spinelli, Anna Bevilacqua, Adelaide Spinelli, Roberto Rapposelli, Clelia Spinelli, Domenico Sciarra, Vicente Pucci, Antonio Morelli, Maria Spada, Nina Apolescu, Serena Bellotti, Guglielo De Rosa, Massimo Bevilacqua, Maria Assunta Bellanca, Roberto Guarnieri, Ivano Urru, Maria Bevilacqua, Anna Maria Carosella, Claudio Labbate e Antonio Carosella.

INTERDIZIONI.

Sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena, Carmine Bevilcqua, Lucia Sauchella, Anna, Maria, Ferdinando e Umberto Bevilacqua, Rita Di Rocco e Italo Di Rocco. Fra novanta giorni le motivazioni della sentenza.

Soddisfatto l'avvocato Baccalà. "Il mio cliente Carosella, ha atteso sette anni ma alla fine è arrivata l'assoluzione", ha commentato a caldo Baccalà.

Soddisfatti per alcune contestazioni rigettate, gli avvocati Cerella e Giacomucci. Per le condanne prima di pronunciarsi i difensori preferiscono attendere la pubblicazione delle motivazioni.

P.C.

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