Di Ninni
Maria Amato: "Ho salutato con grande soddisfazione l’approvazione in via definitiva della legge sul biotestamento"
Maria amato
"Ho avvicinato questi temi da molti anni, anche attraverso percorsi di conoscenza con Mina Welby, Beppino Englaro, o con giuristi come il professor Stefano Canestrari"
16/12/17

"Ho salutato con grande soddisfazione l’approvazione in via  definitiva della legge sul biotestamento.
Ho avvicinato questi temi da molti anni, anche attraverso percorsi di conoscenza con Mina Welby, Beppino Englaro, o con giuristi come il professor Stefano Canestrari, con occasioni di approfondimento, attraverso il dono della relazione con i malati.
Il testo della si sviluppa intorno al delicato equilibrio tra il rapporto di fiducia medico- paziente e il diritto all’autodeterminazione dell’individuo.
I punti nodali: il consenso informato alle cure e le disposizioni anticipate di trattamento (DAT). Libertà di scegliere per sé in un percorso di malattia o per il proprio fine vita.
Nel rispetto delle proprie  convinzioni, della propria fede, si potrà dire si o no ai trattamenti, si potrà scegliere di sospendere una cura anche se si tratta di idratazione o nutrizione artificiale. 
La stesura delle Dichiarazioni anticipate è facoltativa.
Si da ulteriore forza  al diritto alle terapia del dolore, si contrasta l’abbandono terapeutico superando definitivamento il concetto di accanimento terapeutico.
Dignità nel morire, non eutanasia!
Maggiore forza al rapporto di fiducia medico paziente, basato su una relazione vera e sul principio che il tempo della comunicazione è tempo di cura e che il morente resta persona viva di cui aver cura sempre.
Soddisfazione ed una punta di orgoglio, perché l’articolo 3 sulle DAT(disposizioni anticipate di trattamento), la parte che definisce come  trattamento sanitario la nutrizione e la idratazione artificiale e  quella che introduce nel percorso di studi di medici, infermieri e psicologi le cure palliative e il fine vita, portano la mia firma.
Un passo avanti significativo per i diritti individuali in uno Stato laico.
Penso con gratitudine a colleghi come Salvatore Vallone che con lungimiranza, da responsabile del distretto sanitario di Vasto, anticipando di molto i tempi ha dato spazio ad un progetto di formazione e assistenza nelle cure palliative" le parole di Maria Amato. 
 

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